Il turismo internazionale in 4 dati, secondo Expedia

Uno studio di Expedia sul Q3 del 2023 ci racconta lo stato del turismo internazionale, dalla scelta delle mete alle finestre di prenotazione medie.

L’estate si avvia verso la fine e, come sempre quando termina una stagione, si prova a fare un po’ il punto, per capire come affrontare al meglio la prossima.

Cosa possiamo imparare quindi dal 2023 finora? Una risposta prova a darla Expedia, che ha raccolto alcuni dati interessanti sul turismo internazionale.

Vediamoli insieme!

 

L’Europa ritorna ad affascinare, grazie soprattutto alle città italiane

Se la tua struttura punta sul turismo estero, buone notizie: la regione EMEA ha fatto registrare un aumento di ricerche del 10% rispetto al quarto e all’anno precedente (il miglior dato a livello globale).

A questa crescita hanno contribuito alcuni grandi eventi, come l’incoronazione del Re del 6 maggio o l’Eurovision del 7 maggio, ma soprattutto il fascino delle città italiane, che hanno ottenuto aumenti importanti in termini di ricerche rispetto al periodo pre-Covid:

  • Milano e Firenze +50%
  • Genova +90%
  • Catania +80%

Ma l’aumento è stato anche durante l’anno, con Roma e Venezia che hanno registrato un aumento del 30% nel Q2 rispetto al quarto precedente.

 

Si riduce la finestra di prenotazione

In un articolo precedente, basato sempre su una ricerca di Expedia, abbiamo visto come una persona cominci ad organizzarsi circa 71 giorni prima della partenza; tuttavia, a livello internazionale, stiamo assistendo ad un aumento delle ricerche in periodi più sotto data.

Nello specifico, l’Europa ha visto un aumento del 10% nelle ricerche entro i 21 giorni rispetto il quarto precedente per quanto riguarda il turismo da altre aree; mentre, per quanto riguarda il turismo domestico, le ricerche dai 31 ai 60 giorni prima sono aumentate del 30%.

 

La distanza attrae

Un segnale positivo circa lo stato del turismo internazionale è dato dall’aumento di prenotazioni per località al di fuori della propria area.

In particolare, l’Italia ha visto un aumento del 15% da parte dei turisti non-europei, con Roma tra le 10 città europee più visitate da questo segmento.

 

Lo sport muove le masse

Per un vero tifoso, fare migliaia di chilometri per vedere la propria squadra del cuore vincere un trofeo è praticamente una vacanza: infatti, il 24% dei viaggiatori dice di essere stato spinto a prenotare un viaggio da un evento sportivo.

Per esempio, la finale della UEFA Europa Conference League del 7 giugno ha portato un aumento del 15% nelle ricerche per Praga (la città che ospitava l’evento) rispetto l’anno precedente. Un dato interessante riguarda la provenienza delle ricerche: sebbene molte siano da parte di italiani e britannici (le finaliste erano Fiorentina e West Ham), l’aumento di ricerche è arrivato soprattutto da USA e Germania.

 

Come leggere questi dati

Per concludere, proviamo a dare una lettura pratica ai numeri che abbiamo appena visto:

  • L’interesse per le città italiane da parte di europei e non è ancora forte. Per le strutture delle principali città, rivolgersi al pubblico estero rimane importantissimo.
  • La riduzione della finestra di prenotazione nei mesi primaverili ed estivi indica che la stagionalità è un trend ancora vivo. Saper leggere l’andamento della domanda in base ai periodi è quindi fondamentale e necessita degli strumenti giusti, come la nostra Business Intelligence.
  • Gli eventi sportivi (e non solo sportivi) sono un grande catalizzatore: studia il calendario delle principali manifestazioni ospitate dalla tua città e studia azioni mirate per quei periodi (marketing verso i segmenti di pubblico interessati, strategia tariffaria, ecc)