Il desiderio di vivere un’esperienza è un fattore sempre più determinante per i viaggiatori. Soddisfarlo (grazie all’aiuto dei dati) potrebbe significare un vantaggio commerciale importante.
Sempre più canali, sempre più sfide: la tecnologia ha reso semplice la prenotazione, ma complessa la vendita. Tranne per chi sa come muoversi nel mondo digitale.
Negli ultimi anni, abbiamo osservato Google diventare il protagonista del mercato travel. Negli ultimi sei mesi, in particolare, Google sembra aver cambiato pelle: da motore di ricerca, ha assunto il ruolo di facilitatore delle prenotazioni online, il che ha scosso le preoccupazioni di chi ha sempre contato sulla disintermediazione per sostenere il proprio business.
Un grido di protesta arriva da oltremanica. La UK Bed & Breakfast Association chiede lo stop del brandjacking, vale a dire l’abitudine delle OTA di comparire nei risultati a pagamento dei motori di ricerca con il nome della struttura ricettiva cercata.
Airbnb compie un altro passo verso gli hotel. A distanza di poco più di un anno dalla prima apertura ufficiale alla distribuzione alberghiera, la compagnia ha annunciato di aver concluso l’accordo per l’acquisizione di HotelTonight. Per la cronaca, HotelTonight è un’app di viaggi specializzata nell’offerta di soggiorni a prezzi scontati.
Negli ultimi anni, il dibattito sul futuro della distribuzione alberghiera è stato monopolizzato dai piani ambiziosi dei giganti del Web. Il che si può riassumere con una domanda: cosa faranno Amazon, Google e Airbnb?
Book on Google è ora disponibile per gli utenti europei che vogliono prenotare un soggiorno su google.it, google.fr, google.es o google.de. Google ha rilasciato Book on Google in 12 nuovi mercati: a eccezione del Canada, sono tutti europei. Si tratta di una novità importante, considerato che l’Europa, insieme agli Stati Uniti, è il maggior mercato di riferimento per i Paesi europei.
Le OTA offrono indubbi vantaggi: ampia visibilità, presenza su mercati altrimenti difficili da raggiungere, internazionalizzazione, più prenotazioni dirette – è il noto Effetto Billboard.
Negli ultimi anni, le OTA hanno ridisegnato il panorama della distribuzione alberghiera. Ora, Booking.com potrebbe introdurre l’ennesima rivoluzione. Ti spieghiamo come il portale di prenotazioni più usato in Europa potrebbe riuscire a proporre sempre “il prezzo più basso” nelle pagine del suo sito.