7 modi per ripensare il turismo secondo Booking.com

Con l’aiuto dei dati, Booking.com prova a predire nuovi modi di vivere il mondo del Travel.

 

Dopo 2 anni di incertezze, le persone sono tornate a viaggiare. E non lo stanno facendo nello stesso modo, ma con più adattabilità, con l’idea di scoprire e provare qualsiasi cosa, pur nel mezzo di un’epoca segnata da conflitti, pandemie e cambiamenti climatici.

Nel tentativo di capire quale sarà il comportamento dei viaggiatori nel 2023, Booking ha commissionato una ricerca in 32 paesi, e il risultato è racchiuso in 7 punti.

Vediamoli insieme.

 

Back to basic

I disordini naturali e non hanno risvegliato la voglia di semplicità e avventura dei viaggiatori. Il 44%, infatti, dice di voler fare vacanze meno frivole e il 55% dichiara di voler scappare dalla quotidianità proprio attraverso un viaggio fuori dagli schemi e che preveda solo il minimo indispensabile.

Più della metà degli intervistati dice di voler apprendere tecniche di sopravvivenza.

Per accontentare questi viaggiatori la chiave è proporre soluzioni di alloggio semplici ed eco-friendly, con una scelta di esperienze “Into the wild”, come escursioni o corsi di sopravvivenza.

 

Viaggiatori virtuali

La pandemia ha aperto le porte del mondo virtuale: abbiamo imparato ad organizzare riunioni, eventi e aperitivi su una piattaforma digitale. Ora è il momento dei viaggi.

Il 43% dei viaggiatori afferma che proverà la realtà virtuale per decidere la meta dei propri viaggi, specialmente attraverso il Metaverso.

Qui sarà possibile fare un’esperienza immersiva, informarsi, visitare, scoprire e interagire con i luoghi e le altre persone.  Soprattutto la parte della scoperta sarà la chiave, visto che il 46% si è detto più incline a viaggiare verso una meta che non aveva considerato, se prima ha la possibilità di viverla virtualmente.

Ad ogni modo, questo strumento sarà solo per “dare un’occhiata”, visto che 3 persone su 5 dichiarano che un viaggio virtuale non è tanto soddisfacente quanto uno reale.

 

Fuori dalla comfort zone

Provare cose nuove sarà il mantra del 2023, anche se questo implica mettersi a disagio.

Il 50% dei viaggiatori, infatti, si è detto intenzionato a provare uno shock culturale, viaggiando in zone completamente diverse dal punto di vista linguistico e culturale (51%) o visitando città poco conosciute (30%).

Il fatto che il 73% delle persone voglia fare esperienze fuori dalla propria comfort zone darà il via alla ricerca di ambienti di nicchia e sconosciuti.

 

Indietro nel tempo

Sarà che questi anni sono stati particolarmente impegnativi, ma l’88% dei viaggiatori vuole viaggiare in posti che abbiano il sapore dei bei tempi andati, visitando zone dove l’era digitale non ha ancora preso piede o le location di vecchi film iconici.

Inoltre, per il 61% delle persone, comfort e relax stanno lasciando il posto alla voglia di adrenalina data da parchi tematici e attività come le escape room.

A godere di queste tendenze potrebbero essere le location in voga negli anni 80 e 90, come Bolzano, con i suoi mercatini.

 

Pellegrinaggio di pace

Il viaggio come ricerca del benessere fisico e spirituale. Ecco cosa cerca il 44% dei viaggiatori che include esperienze di meditazione e Mindfulness nella propria vacanza, o che semplicemente vuole una pausa per prendersi cura della propria salute mentale (42%).

Spa e zone relax possono essere un grande plus per questi ospiti, così come servizi che comprendono corsi di Yoga o meditazione.

 

Vacanza di lavoro

No, non stiamo parlando di Smart Working o di viaggi d’affari. Vero è che i viaggi business torneranno nel 2023, ma sembra che sempre più dipendenti (il 44%) sognino un viaggio aziendale in cui avere la possibilità di costruire rapporti umani con i colleghi e dedicarsi al team building.

Addirittura, una buona parte (51%) preferirebbe che le risorse economiche risparmiate con lo Smart Working vengano investite in questo tipo di viaggi.

 

Soldi ben spesi

Con tutti gli avvenimenti politico-economici dell’ultimo periodo, i viaggiatori sono ovviamente attenti al portafoglio. Anche se il 50% afferma che l’investimento in una vacanza resta prioritario, il 68% cerca di ottimizzare il proprio budget.

Il 63% si dice pronto ad organizzare i viaggi in anticipo e a sfruttare tutti gli escamotage per risparmiare il più possibile, dando la priorità a offerte e programmi fedeltà (60%). Il 53% punta alla bassa stagione, mentre il 61% cerca il risparmio con le prenotazioni in anticipo.

Più della metà delle persone, inoltre, preferisce spendere i soldi in 1-2 grandi vacanze, piuttosto che in piccoli viaggi.

 

Continuare a ripensare il turismo

In conclusione, la ricerca commissionata da Booking.com rivela un segreto di pulcinella: il turismo continua a cambiare.

Negli ultimi 2 anni è cambiato in maniera più radicale e l’unica risposta è l’adattamento: imparare dai dati è il primo passo per capire come adeguarsi in tempo al cambio della domanda in maniera efficace e, perché no, creativa.

Fonte: https://globalnews.booking.com/bookingcoms-seven-predictions-for-the-creative-reimagination-of-travel-in-2023/

Categorie: Dati e ricerche
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