Perché SEO e PPC del tuo hotel dovrebbero lavorare sempre insieme

Un buon numero di albergatori, e di consulenti di marketing, pensa che abbia poco (o nessun) senso investire sia nella SEO (Search Engine Optimization) – leggi posizionamento nei motori di ricerca – che nel PPC (Pay Per Clic) – ossia AdWords, in primis.

Molti credono di non avere abbastanza budget. Altri ritengono che sia solo uno spreco “buttar soldi” nelle campagne AdWords quando “siamo già primi su Google con il nome del nostro hotel”. Certo, fa strano dover pagare i clic di una campagna AdWords realizzata con il nome del tuo hotel. Tuttavia, ti garantiamo che ha (molto) senso – se non ne sei convinto, leggi subito questo articolo.

In realtà, è bene che questi due canali, SEO e PPC, lavorino a braccetto, sempre. Il buon lavoro fatto su un fronte influenza in modo positivo l’altro – e viceversa.

In questo articolo ti diamo 7 motivi per cui SEO e PPC dovrebbero andare di pari passo.

1. Aumenta la visibilità del tuo hotel nei risultati di ricerca

Un buon posizionamento del tuo sito fra i risultati non a pagamento di Google, combinato con un piazzamento altrettanto soddisfacente fra gli annunci a pagamento, è un ottimo modo per ottenere la miglior visibilità online del tuo hotel. Se sei così bravo da acchiappare i due posti più in vista nella pagina dei risultati di ricerca – il primo fra gli annunci pubblicitari e il primo fra i risultati non a pagamento -, aumenterà la probabilità di ottenere più traffico in ingresso al tuo sito. È ovvio, poi, che dovrai essere anche abile a trasformare queste visite in prenotazioni.

Leggi anche: 10 trucchi per convincere i visitatori a cliccare sul tuo pulsante “Prenota ora”.

Ricorda che la concorrenza assalterà la tua diligenza da entrambi i lati – risultati a pagamento e non a pagamento. Le OTA sono i soggetti più pericolosi, senza dubbio: sfruttano il nome del tuo hotel per ottenere clic e prenotazioni nei loro portali e, forti della loro popolarità online, appaiono spesso fra i primi risultati non a pagamento nelle pagine dei risultati di Google.

Ti consigliamo di non abbassare mai la guardia: con i tuoi annunci pubblicitari e con l’ottimizzazione SEO del tuo sito cerca di occupare quanto più spazio possibile nei risultati di ricerca. Fai sentire il fiato sul collo delle OTA.

2. Ottimizza il punteggio di qualità dei tuoi annunci a pagamento con la SEO

Se hai a che fare con le campagne AdWords, sai bene che la posizione dei tuoi annunci dipende anche dal punteggio di qualità attribuito dagli algoritmi di Google alle parole chiave delle tue campagne. Una delle componenti del punteggio di qualità è l’esperienza nella pagina di destinazione, parametro che misura “il livello di pertinenza e utilità della pagina di destinazione del tuo sito web per le persone che fanno clic sul tuo annuncio” – fonte: Guida di AdWords.

Se l’esperienza nella pagina di destinazione è bassa o nella media, il punteggio di qualità delle parole chiave inserite nelle tue campagne ne risentirà, con il risultato di avere un costo medio per clic più elevato e una posizione media dei tuoi annunci poco soddisfacente. Per questo motivo, fra l’altro, non conviene spendere budget sulle parole chiave dei tuoi concorrenti.

Il tuo consulente SEO, esperto di ottimizzazione di siti per i motori di ricerca, può darti tanti consigli per migliorare le tue campagne AdWords; non di meno, può verificare che l’esperienza di navigazione nelle pagine di destinazione delle tue campagne sia ottima. Questa collaborazione fra SEO e PPC può migliorare il punteggio di qualità delle tue parole chiave e, quindi, può garantirti campagne con ritorni sull’investimento di gran lunga migliori – meno spesa, più resa.

3. Migliora l’efficacia dei tuoi testi

Può accadere anche il contrario di quel che abbiamo appena visto. Le campagne AdWords possono offrire ottimi spunti per aiutarti a migliorare l’attività SEO del sito del tuo hotel. Per esempio, fai caso a quale dei tuoi annunci a pagamento ha ottenuto il miglior rapporto fra clic e visualizzazioni (CTR) e il miglior tasso di conversione. Puoi sfruttare il testo del tuo miglior annuncio pubblicitario per comporre un meta description più accattivante: in questo modo, puoi migliorare il tuo CTR nei risultati non a pagamento dei motori di ricerca.

Nulla vieta che accada l’opposto, ossia che i contenuti delle pagine del tuo sito più cliccate nei risultati non a pagamento su Google ispirino dei testi più persuasivi per i tuoi annunci su AdWords. Insomma, sta a te saper riconoscer, e usare, quello che funziona meglio, da una parte e dall’altra.

4. Condividi i dati delle parole chiave

Chi cura la SEO del tuo hotel ha sottomano una gran quantità di statistiche a proposito delle parole chiave che portano traffico al tuo sito dai risultati non a pagamento su Google – vedi il rapporto “Analisi delle ricerche” disponibile su Search Console, per esempio.

Questi numeri potrebbero rivelarsi una vera miniera d’oro per le tue campagne AdWords: in poco tempo, chi gestisce la tua pubblicità a pagamento su Google potrebbe avere già chiara quale potrebbe essere il miglior approccio alle campagne del tuo hotel.

Pure in questo caso funziona il percorso contrario. Le campagne a pagamento possono rivelarsi di grande aiuto per capire su quali parole chiave costruire una strategia SEO efficace nel medio-lungo periodo. Per esempio, se volessi ottenere più visibilità su Google per il tuo hotel quale location per matrimoni, anziché procedere a “occhi chiusi”, tentando di indovinare quali chiavi potrebbero essere più convenienti, puoi fare qualche test con le campagne AdWords, per cercare di capire quali parole rendono di più, in termini di clic e di richieste (conversioni).

5. Ritrova chi è già stato nel tuo sito

Un altro campo su cui far incontrare SEO e PPC è quello del remarketing – campagne a pagamento su Google, su Facebook o altrove. Se non sai cos’è il remarketing, leggi questo articolo.

Le campagne di remarketing, amplificano l’impatto positivo del posizionamento ottenuto con l’attività SEO – più visite otterrai dai risultati non a pagamento su Google e più grandi saranno le tue liste di remarketing. In sostanza, il remarketing aiuta a intercettare di nuovo chi ha già visitato una o più pagine del tuo sito. Quali sono le campagne di remarketing più efficace? Spesso, quelle rivolte alle persone che hanno abbandonato la prenotazione nel tuo sito sul più bello – crea una lista con tutti gli utenti che hanno chiuso il tuo booking online senza concludere l’acquisto del soggiorno.

6. Fai marketing con i contenuti

Se hai investito in attività di content marketing per integrare la tua strategia SEO, la pubblicità a pagamento può dare una spinta in più alla popolarità dei tuoi contenuti – quindi, di riflesso, alla visibilità del tuo hotel. Di recente, abbiamo pubblicato un caso di studio (in inglese) a proposito di un hotel che ha investito in campagne a pagamento nei motori di ricerca e nei social, con lo scopo di portare più traffico a un suo e-book.

Le campagne a pagamento consentono di far conoscere i tuoi contenuti a nuove persone, il che aumenta la probabilità che gli stessi siano letti, apprezzati e condivisi.

7. Condividi i dati demografici

Chi cura le campagne a pagamento del tuo hotel ha a disposizione una gran quantità di dati demografici riferiti agli utenti che visitano il tuo sito. Queste informazioni possono rivelarsi utili per correggere la tua strategia SEO. Quali sono le caratteristiche (età, sesso, interessi) di chi prenota nel tuo sito? A questa domanda puoi rispondere con i dati raccolti nei rapporti disponibili nelle tue campagne AdWords.

Come migliorare la tua strategia con questi dati? Per esempio, potresti indagare quali sono i siti più visitati dal tuo pubblico. Se hai scoperto che la maggior parte delle persone che prenotano nel tuo sito sono donne, fra i 35 e i 45 anni, del Nord Italia, chiediti quali sono i siti più visitati da questa audience. Una volta individuati i siti, cerca di ottenere da questi un link o una citazione del tuo hotel.

Questo percorso vale anche in senso contrario. I medesimi dati, per tutte le sorgenti di traffico, sono disponibili nel rapporto “Dati demografici” di Google Analytics – ricordati di attivarlo.

Se vuoi ottimizzare le tue campagne AdWords, quindi, puoi prendere spunto dalle statistiche di Analytics e segmentare il pubblico delle tue campagne nella rete di ricerca di Google per età, sesso e località – e pure per argomenti e interessi nella rete display.

Per concludere

Non importa quanto budget hai dedicato alla SEO e al PPC. Quel che conta è che tutti i tuoi canali lavorino in sinergia fra loro. Se queste attività non sono gestite dalla stessa persona, o dalla stessa Web agency, assicurati almeno che tutti i professionisti che collaborano alle tue campagne abbiano accesso a tutti i dati e a tutte le strategie (nessuna esclusa). Il vincitore ultimo deve essere il tuo hotel.

Liberamente tratto da Why your hotel’s SEO & PPC teams should work together, di Matt Tutt.

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