Hotel e prenotazioni: le OTA sono infallibili?

Prendiamo i primi tre mesi di quest’anno. La domanda legata al tempo libero è cresciuta a un ritmo vertiginoso rispetto allo stesso periodo del 2011. Secondo le previsioni, nella maggior parte del mondo questa domanda continuerà a crescere. Da questo scenario, secondo il parere degli esperti di TravelClick, gli albergatori potrebbero trarre qualche vantaggio. In che modo? Prestando più attenzione alle proprie politiche di pricing e di distribuzione.

Istantanea globale

TravelClick ci offre una fotografia immediata del trend della domanda per ogni macroarea geografica. Vediamola insieme.

Americhe

Gli hotel nelle Americhe, soprattutto negli Stati Uniti, si stanno comportando molto bene a detta di Caryl Helsel, vice presidente del settore Demand and Distribution di TravelClick. Helsel ha fatto notare come l’occupazione a San Paolo e a Buenos Aires sia diminuita leggermente, anche se la tariffa media giornaliera è rimasta sui livelli precedenti. Questa situazione può essere considerata un buon esempio di revenue management: gli hotel hanno evitato di reagire troppo rapidamente al calo della domanda. D’altra parte, gli albergatori di San Paolo e di Buenos Aires dovranno monitorare con attenzione i dati futuri, per evitare che le tariffe troppo forti arrivino a strangolare la domanda di soggiorni.

A New York le cose cambiano. Nella Grande Mela la domanda è cresciuta del 5,8%, mentre le tariffe sono aumentate solo dell’1,6%, il che potrebbe essere un’occasione per un rialzo delle tariffe.

Europa

Le prestazioni del Vecchio Continente non sono buone e stanno incidendo negativamente sulla ripresa globale. Londra si distingue tra le economie depresse dell’Europa. Gli hotel della City hanno fatto registrare una leggera flessione della loro occupazione, calcolata anno su anno, ma continuano a proporre tariffe alte – sono cresciute del 3,4%. “Tutti gli occhi sono puntati su Londra”, ha detto Rao Avasarala, vice presidente della sezione Business Intelligence di TravelClick. I ricavi per ogni camera disponibile sono previsti in crescita. Da Londra ci si aspetta un’ottima annata.

Medio Oriente

Le basse performance di Abu Dhabi spiccano tra un quadro generale ben più positivo nei primi tre mesi del 2012. La capitale degli Emirati Arabi ha fatto registrare un calo dell’1,6% del Revenue Per Available Room (rendimento per camera disponibile), ma le previsioni dicono che grazie agli eventi di grande richiamo in programma nella seconda metà dell’anno, le performance del Medio Oriente miglioreranno.

“Il Medio Oriente mostra ottimi numeri, a dispetto delle inquietudini che si registrano nell’area” ha osservato Caryl Helsel. “L’occupazione c’è, ora è il caso di aumentare l’Average Daily Rate (la media delle tariffe giornaliere)”.

Asia e Pacifico

In questa regione, New Delhi e Mumbai mostrano performance con il segno rosso quando i dati sono espressi in dollari. In ogni caso, il tasso di conversione basso fa apparire le performance ancora più negative di quanto non siano in realtà.

Istantanea dei canali di vendita

Mentre la maggior parte dei canali di vendita ha spinto la domanda generale durante i primi tre mesi del 2012, con migliori performance rispetto allo stesso periodo del 2011, TravelClick ha notato uno spostamento delle entrate dalle OTA ai brand sites e ai circuiti GDS (Global Distribution System).

Nel primo quarto di quest’anno le OTA hanno portato solo l’8% delle entrate complessive generate dall’industria alberghiera, mentre i brand sites hanno contribuito per il 22,5%. I circuiti GDS il 17,8%, gli uffici di prenotazioni centralizzati il 15,6%; il revenue dai canali “diretti” è stato pari al 36%.

TravelClick ha analizzato il trend della domanda per ogni canale:

OTA

È il canale che ha fatto registrare la flessione minore. Questo significa che gli albergatori hanno fatto un buon lavoro, perché sono riusciti a guidare tanto traffico ai siti dei loro hotel.

Un fattore che ha inciso sul calo del revenue generato dalle OTA è rappresentato dal fatto che gli albergatori hanno offerto un numero minore di camere a tariffe scontate rispetto alla richiesta del mercato.

“Gli hotel dovrebbero essere ben presenti su ognuno di questi canali”, ha sostenuto John Hach, vice presidente senior dell’area Global Product  Management di TravelClick. Nonostante il canale delle OTA abbia perduto un punto percentuale, nei primi tre mesi del 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011, rimane un’importante fonte di guadagni per gli hotel, perciò va gestito di conseguenza. Attraverso un’ulteriore analisi, TravelClick ha individuato i siti che portano più benefici agli hotel. Nei primi tre mesi di quest’anno, Expedia l’ha fatta da padrona in fatto di prenotazioni, ma Hotels.com e Priceline.com si sono fatti apprezzare per le loro performance in crescita (calcolate anno su anno).

Ci sono già molte OTA sul mercato e altre premono per entrare. L’importante è prestare attenzione alle grandi fonti di domanda, anche se è bene sempre tenere sempre d’occhio anche il nuovo che avanza.

GDS

Nei primi tre mesi di quest’anno sono 3 milioni in più le prenotazioni provenienti da questa sorgente di traffico rispetto allo stesso periodo del 2011, secondo i calcoli di TravelClick. Molta gente ha previsto erroneamente la scomparsa del canale GDS. Al contrario, oggi, anziché scendere, il suo trend sale. Secondo John Hach “questo canale porterà almeno 55 milioni di prenotazioni nel 2012, come nel 2007”.

Il GDS offre un’occasione interessante: attraverso questo canale gli albergatori possono essere presenti nelle agenzie di viaggio. Le agenzie di viaggio spingono sull’upselling, ossia sulla vendita dei servizi aggiuntivi, perché la loro fonte di guadagno è la commissione, in media del 10%: insomma, più vendono e più intascano. Non per nulla, questo canale di prenotazioni può offrire agli hotel il miglior valore di tariffe giornaliere medie (ADR) nei primi tre mesi di quest’anno; in questa speciale classifica, seguono a ruota gli uffici di prenotazione centralizzati, i brand sites, le prenotazioni dirette e, in fondo alla coda, le OTA. A conti fatti, le OTA sono importanti e lo saranno ancora nel mix dei canali di prenotazioni. Ma per far volare il proprio hotel è sempre bene differenziare la propria presenza online.

Traduzione liberamente tratta da: HotelNewsNow

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