Linguaggio naturale e ricerca semantica per trovare online l’hotel dei tuoi desideri. Anche Expedia ha iniziato a lavorarci…

Cerchi un hotel a Roma per un weekend rilassante in primavera? In un futuro prossimo basterà scrivere in un motore di ricerca la frase esatta – hotel a Roma per un weekend rilassante in primavera – per trovare una o più destinazioni pronte da prenotare. Si chiama ricerca semantica e si propone di indovinare al volo i nostri desideri. Dopo Google anche Expedia ha iniziato a lavorarci…

Linguaggio naturale e ricerca semantica sono frontiere lontane e vicine al tempo stesso. Il primo a parlare di Web semantico, nel 2001, fu Tim Berners-Lee, co-inventore del World Wide Web. Da allora ricerche, progetti, esperimenti hanno portato tante promesse ma pochi risultati. Anche Google ci sta lavorando: il suo primo passo è il Knowledge Graph. L’obiettivo? Offrirci un’esperienza di ricerca migliore, più precisa. In altre parole si tratta di “far ragionare” i motori di ricerca alla stregua di noi esseri umani.

Nel settore travel, Expedia ci sta scommettendo. Il progetto è di competenza di una nuova divisione, l’Expedia Affiliate Network. Finora l’EAN ha pubblicato i frutti del suo lavoro su YourVisit. Si tratta di un primo motore di ricerca semantico rudimentale, ancora in fase di beta test – gli stessi responsabili del progetto hanno ammesso le pecche del servizio.

L’idea che sta dietro al servizio è semplice: offrire un modo “più umano” per cercare hotel e occasioni di viaggio. Il progetto può contare su una mole di dati immensa, tutti quelli raccolti da Expedia nel mondo.

Expedia ha fatto sapere che il sistema è ancora in fase di sperimentazione su una serie di siti partner. Ma il tutto potrebbe essere disponibile ufficialmente in Rete nei prossimi mesi.

Il tesoro di Expedia sta nella mole di dati raccolti finora su Internet. Informazioni e tendenze, ricerche frequenti, contenuti generati dagli utenti e tutta quella serie di metadati associati alle pagine di ciascun prodotto o servizio venduto.

Così, per esempio, se un utente cerca un hotel con “colazione gratuita e Wi-Fi” in una meta con molti hotel, il sistema semantico inizierà a restringere il campo di ricerca sulla base dei dati già in suo possesso. Lo scopo è intercettare i desideri degli utenti. La parola chiave? Pertinenza. Migliorare la pertinenza dei risultati di ricerca consentirebbe di incrementare le vendite online: oggi, i tassi di conversione dei siti partner di Expedia si aggirano fra l’1 e il 5%. Niente a che vedere con i call-center (50% di conversion rate).

I competitor di Expedia non stanno a guardare. Su linguaggio naturale e ricerche semantiche lavorano Evature e Hopper. Evature ha ricevuto finanziamenti per 2 milioni di dollari da Concur, società specializzata nella fornitura di soluzioni ad alto tasso tecnologico per il settore travel, mentre Hopper ha fatto man bassa di liquidi freschi fra le società d’investimenti. Un passo indietro per ritornare nel 2008. Travelocity – marchio proprietario di Lastminute.com – testò un servizio, Pronto: consentiva agli utenti di eseguire ricerche a testo libero, ma fu soltanto un progetto in fase di beta, mai integrato con le funzionalità di ricerca del sito.

Traduzione liberamente tratta da: Tnooz

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