Ikea e Google! Le aziende leader investono nel turismo!

Ikea annuncia l’apertura di 100 hotel low cost! Google si aggiudica le guide turistiche Frommer’s!

Sarà un caso che aziende di questo calibro, campioni di business anche in un momento di crisi economica, abbiano annunciato a pochi giorni di distanza investimenti nel mondo del turismo? Forse! Di certo il loro interesse rappresenta un segnale di dinamismo che dà fiducia a tutto il settore.

Vediamo le notizie e facciamo qualche considerazione.

Risalgono a pochi giorni or sono gli annunci e le indiscrezioni relative alle mosse di Google e di Ikea. Al momento si tratta di indiscrezioni confermate solo in parte, ma va detto che in considerazione del calibro e della serietà delle testate che le riportano – fra tutti il Wall Street Journal e il Financial Times -, c’è da aspettarsi che verranno presto ufficializzate.

A prescindere  da come andranno le cose, rimane il fatto particolarmente rilevante che due tra i campioni mondiali di business dell’era moderna, in grado peraltro di crescere e prosperare anche in un periodo di crisi economica, stiano indirizzando attenzioni e investimenti verso il mondo del turismo.

Di Ikea e di Google mi sembra del tutto inutile fare le presentazioni. Quindi veniamo alle notizie:

Google acquista le guide turistiche Frommer’s (da CorrieredellaSera.it)

Il colosso ha accettato di acquistare dalla nota casa editrice americana John Wiley & Son tutte le sue guide compresa la Frommer’s.  «La squadra di Frommer’s è sicuramente un valore aggiunto a ciò che già possediamo». Quello a cui si riferisce la direzione di Google in una nota è l’ultima new entry nella casa della grande G che aveva già messo gli occhi sul settore turistico. Infatti a settembre erano state acquistate le guide gastronomiche americane Zagat. «Zagat sarà un pilastro delle nostre proposte di localizzazione: farà il piacere degli utenti con la sua eccezionale offerta di critiche, di voti e di informazioni grazie alle quali si possono trovare delle straordinarie (e ordinarie) esperienze all’angolo della strada di casa e nel mondo», avevano dichiarato dall’azienda.

Ancora non si sa se si continuerà la stampa su carta o se le guide saranno disponibili solo online. Già da qualche mese le pubblicazioni  turistiche non viaggiavano in buone acque e l’offerta di Google sembra una manna dal cielo.

Frommer’s può vantare numerose guide, di un sito Internet ben strutturato, di applicazioni per gli smartphone. L’azienda lavora dal 1957, quando il fondatore Arthur Frommer diede vita alla prima serie di libri che proponevano suggerimenti di viaggi agli americani che volevano visitare l’Europa. Nel 2001 la Wiley acquistò la Frommer’s.

Ikea, dopo i mobili gli hotel low cost (da lastampa.it)

Ikea ha in programma un investimento dell’ordine di 1 miliardo di euro nel settore alberghiero. Lo ha annunciato dalle colonne del quotidiano svedese “Svenska Dagbladet” il manager del colosso dell’arredamento a capo del progetto, Harald Mueller, secondo cui il gruppo aprirà  almeno 100 hotel in Europa.
”Da tempo stiamo cercando proprietà immobiliari in tutta Europa e tra qualche settimana annunceremo l’apertura di un nostro albergo”, ha spiegato Mueller, secondo cui i Paesi interessati dall’operazione sono Germania, Belgio, Gran Bretagna, Olanda e i Paesi Baltici. L’obiettivo, ha annunciato Mueller, è quello di aprire hotel pratici ed economici nelle zone centrali delle città ”eliminando tutto ciò che è superfluo, come ad esempio i ristoranti, al posto dei quali metteremo una buona colazione, Internet ad alta velocità e una reception efficiente senza formalità da adempiere quando si lascia l’albergo”.
Sarà con i ricavi del marchio Ikea che verrà  finanziata la costruzione degli alberghi, che però non porteranno il logo del gruppo, non verranno arredati con prodotti Ikea e saranno gestiti da una società di gestione alberghiera. L’investimento totale previsto, secondo il quotidiano svedese, è di circa 1 miliardo di euro.

Alcune considerazioni a caldo

  • Le due operazioni, anche se identificate come investimenti nel turismo, hanno significati e portata ben differente. L’operazione di Google vale una manciata di milioni di dollari e si colloca in una strategia di acquisizioni che il colosso californiano, secondo a liquidità solo a Apple, sta da qualche tempo attuando. Del resto perché perdere tempo per realizzare da zero nuovi business quando sul mercato esistono aziende leader, con un management esperto, un brand affermato, clienti fidelizzati e magari in crisi finanziaria?!
  • L’interesse di Google per il mondo del turismo è noto da tempo. E come potrebbe non essere così? Google ha capito da un pezzo come il futuro del turismo sia sempre più legato al web. Ricerche, portali OTA, viaggi aerei, comparatori, suggeritori, recensioni ecc. Grande parte del traffico in rete ruota proprio attorno al mondo del turismo e da tempo Google sta cercando di ampliare la propria offerta attraverso ” i contenuti”. In questo contesto si colloca l’acquisto di guide come Frommer’s e Zagat.
  • La nuova mossa di Google non fa altro che ribadirlo. Il Web, per il turismo, rappresenta un processo irreversibile. Si pensi poi ai dati strabilianti sulla navigazione mobile, tipica di chi è in viaggio. Nessun hotel può più fingere che il web non esista, né può più sottrarsi alle sue regole, dalla gestione della reputazione all’applicazione delle tecniche di revenue management. La crisi economica che ha colpito soprattutto le presenze dei turisti italiani deve essere di sprone per tutti gli hotel per aggiornare le proprie strategie rigorosamente in chiave Internet.
  • Per Ikea si tratta, al contrario di Google, di un vero e proprio “new business”. Tra l’altro, anche la portata dell’investimento risulta decisamente importante (1 miliardo di euro), ma evidentemente anche in Svezia “il mattone è sempre il mattone”. L’unico filo conduttore con la più nota attività di vendita di mobili low cost sta nella filosofia della futura catena di hotel ispirata al design budget hotel ovvero  boutique hotel ma a prezzi più accessibili.
  • Ikea non è solo nota per la formula low cost, ma anche per il modello “fai da te”. Vi sarete accorti che i costi del montaggio dei mobili  superano i prezzi di acquisto degli stessi. Un chiaro incentivo a munirsi di trapano e riscoprirsi artigiani! E per i suoi hotel? Di sicuro non dovremo montarci la camera, ma Ikea ha già annunciato che molti servizi accessori, ad esempio la colazione ed il bar, seguiranno questa filosofia. Di certo Ikea punterà sul Web come motore del fai da te, esattamente come accade nei suoi store.
  • Ikea, almeno per il momento, punterà ai Paesi nordici. L’Italia pare non essere ancora fra le nazioni oggetto di investimento in strutture alberghiere. Almeno per ora. Va comunque osservato che l’idea dell’hotel low cost sembra più adatto a quelle destinazioni turistiche storicamente più care – le città del nord Europa, per l’appunto. Infine, c’è da aspettarsi che le location scelte per i nuovi hotel punteranno a grandi città ad elevata densità turistica, proprio come accade per gli store, che sono tutti localizzati vicino a grandi centri urbani e grandi vie di comunicazione.

La morale della favola? Il mondo dell’hospitality è più che mai vitale, ma bisogna sapersi rinnovare!