I social sono il nuovo motore di ricerca (per i viaggi e non solo)

Sempre più utenti scoprono località e strutture attraverso i social, trasformando le piattaforme nel nuovo Google.

Un tempo si digitava su Google: “hotel romantici in Toscana”, si guardava il sito della struttura che compariva per prima e, se era di nostro gradimento, si prenotava.
Intercettare questo tipo di domanda era piuttosto semplice, bastava lavorare sulle parole chiave giuste e il gioco era fatto.

Oggi, invece, sempre più persone aprono TikTok, si guardano un reel, si salvano un video e prenotano direttamente da lì. In alcuni casi, i più meticolosi vanno prima su Instagram a curiosare il profilo della struttura e, sulla base di quello, decidono se prenotare.

Quello che i social come TikTok stanno portando è un cambiamento radicale, sia per quanto riguarda la scoperta, che la conversione.

E gli albergatori devono essere pronti, perché gli utenti di queste piattaforme sono i viaggiatori del futuro. E il futuro è adesso.

Perciò vediamo un po’ come sta venendo plasmato il mondo della ricerca per l’Hospitality.

Dallo scroll alla prenotazione

Dimentica la distinzione tra domanda latente e domanda consapevole: il funnel tradizionale è cambiato. Non esiste più un percorso lineare “ispirazione → ricerca → prenotazione”. Sui social tutto avviene in un flusso continuo, e spesso nello stesso post.

Chi guarda un video TikTok su un hotel di charme in Puglia potrebbe cliccare sul link in bio e prenotare in meno di 3 minuti. Non è fantascienza: è già realtà. Secondo Eason Zhang, Head of Apps di TikTok, l’80 % dei contenuti digitali è visivo (del ruolo delle immagini abbiamo parlato anche qui), e piattaforme come TikTok e Instagram sono ora fonti primarie di scoperta per i viaggiatori, specialmente tra Millennials e Gen Z.

Ma non è solo una questione di scoprire passivamente le cose: il 41% degli utenti americani usa TikTok come un motore di ricerca, con picchi del 64% tra la Generazione Z.
Questo mix, rende le piattaforme social un luogo dove le persone possono scoprire nuove location e strutture in un’infinità di modi.

Se vuoi approfondire le opportunità di TikTok come canale per l’Hospitality, puoi recuperare questo nostro articolo.

Creatori di contenuti = nuovi agenti di viaggio

Quando si tratta di viaggiare, tutti cercano un consiglio, che sia quello di un amico o di un’agenzia di viaggio. Sui social, i consigli arrivano dai content creator.

Nel panorama attuale, il creatore di contenuti è un venditore senza divisa, ma con credibilità e influenza. I creator non mostrano solo camere o buffet: raccontano esperienze, emozioni, punti di vista.

Sempre più spesso diventano ambasciatori di destinazioni, progettano viaggi, vendono pacchetti e trasformano ogni soggiorno in una storia da condividere. Alcuni sono diventati tour operator, altri collaborano con hotel in modo strutturato, offrendo valore reale oltre l’engagement.

Non dimentichiamo il trend emergente: influencer virtuali, creati con l’AI, che registrano engagement superiori del 30% rispetto a creator umani. Una frontiera nuova, ma sempre più concreta.

Ora pensa a quello che abbiamo scritto prima, sul confine labile tra domanda latente e consapevole e il modo in cui le persone più giovani utilizzano TikTok. In questo scenario, i content creator sono estremamente efficaci, dal momento che producono contenuti che stimolano gli utenti che vogliono scoprire posti nuovi, ma allo stesso tempo sono in grado di rispondere alle ricerche specifiche che le persone fanno sulla piattaforma.

Comunità prima di quantità

Arrivati a questo punto, avrai già capito che, forse, collaborare un influencer o un content creator potrebbe essere una buona idea. Ma attenzione a chi scegli!

Il mito del “più follower = più prenotazioni” è finito. Oggi vincono i creator con una community autentica, attiva e fidelizzata.

Meglio un micro‑influencer con 5.000 follower davvero interessati al tuo tipo di struttura (ad esempio, un agriturismo biologico), che una star da 500.000 follower generici. Le community piccole ma coinvolte convertono meglio e con costi più sostenibili per l’albergatore.

Il principio guida? Rilevanza e affinità, non numeri.

Sperimentare è la nuova regola

Nel mondo dei social non esistono formule fisse. L’algoritmo cambia, i gusti delle persone anche, e i trend che dominano la scena oggi, domani saranno irrilevanti. Serve testare.

Lo dimostrano gli hotel più innovativi, come il Parkroyal Pickering di Singapore, che ha ospitato 100 creator per un weekend di contenuti live. Risultato? Oltre 1.000 post generati e un impatto concreto sulle prenotazioni.

Sperimentare può voler dire:

  • Provare formati nuovi (reel, dirette, vlog)
  • Coinvolgere diversi tipi di creator (micro, di nicchia, local)
  • Creare pacchetti “Instagrammabili” o esperienze “TikTok-ready”

Ogni contenuto è un test: osserva, misura e adatta.

Strategie concrete per gli albergatori

  1. Promuovi la tua struttura attraverso la location
    Ricorda, sui social, le persone scoprono innanzitutto una metà. Produci contenuti di qualità che valorizzino la tua location, magari lavorando anche su temi che possono essere una chiave di ricerca (es. “5 cose da vedere assolutamente a Marettimo”).
  2. Collabora con creator affini al tuo brand
    Scegli persone che parlano al tuo target. Se gestisci un family hotel, punta su travel-mom con pubblico genitoriale. Se hai un eco-resort, cerca creator attivi su temi green. Concorda gli obiettivi (visibilità o conversione?) e costruisci relazioni a lungo termine.
  3. Sfrutta i social come laboratorio di marketing
    Lancia offerte “solo per i tuoi follower”, chiedi feedback, organizza contest. Ogni azione è un’occasione per capire meglio il tuo pubblico e affinare l’offerta.
  4. Incentiva e valorizza i contenuti degli ospiti (UGC)
    Crea hashtag, chiedi tag nei post, condividi le migliori storie dei tuoi ospiti. Questo genera fiducia e moltiplica la visibilità senza costi extra.
  5. Cura la SEO per i social
    Gli hashtag sono sempre stati importanti, ora sono fondamentali. Pianifica la tua strategia di Social Media Management assicurandoti che contenuti e hashtag, oltra a soddisfare i requisiti dell’algoritmo, ti aiutino anche ad intercettare le persone più interessate. Considera ogni hashtag come una parola chiave e struttura i copy dei tuoi post di conseguenza.

Conclusione: sei pronto a far parte del feed?

I social sono ormai la mappa del viaggio, non solo l’ispirazione. Chi viaggia oggi scopre, valuta e decide scorrendo lo schermo. E spesso prenota senza mai uscire dalla piattaforma.

Per gli albergatori, questo significa uscire dalla logica “statico-sito-web” ed entrare in quella “dinamica-social-contenuto”. L’ospite vuole vivere l’esperienza prima ancora di arrivare. E vuole fidarsi di chi gliela racconta.

I social non sono più un’opzione: sono il tuo nuovo canale di vendita. E il primo passo per farti trovare… è farti vedere.