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Parity Rate abolita in Italia: cosa fare?

L’abolizione della parity rate è legge in Italia. Con il voto finale del Senato sul disegno di legge per la concorrenza, arrivato due giorni fa, la clausola della parità tariffaria è al bando anche nel nostro Paese, dopo due anni e mezzo di iter parlamentare – se vuoi ripercorrere la storia, leggi questo articolo.

L’abolizione della Parity Rate in Italia: cosa è successo e cosa dovrebbero fare gli hotel

No, non è ancora passata a miglior vita. La clausola della parità tariffaria è ancora valida, almeno nel nostro Paese – in Francia è carta straccia da questa estate. La sua abolizione sarà ufficiale solo dopo il voto del Senato. La possibile fine della clausola contrattuale sarà una vera rivoluzione per la distribuzione online? E gli albergatori italiani sapranno muoversi nella giusta direzione?

La fine della Parity Rate in Francia: cosa significa per i piccoli hotel?

In Italia, Federalberghi ha chiesto al governo un provvedimento per abolire la clausola della parità tariffaria inserita nei contratti sottoscritti dagli albergatori con Booking.com e soci. È solo l’ennesimo capitolo dello scontro fra i grandi portali di prenotazioni e gli hotel. Nel frattempo, però, a Parigi hanno fatto sul serio: la parity rate è carta straccia da fine luglio. Cosa è successo e perché? Cosa significa per gli hotel più piccoli? Come uscire a testa alta dalla sfida con le OTA?

Le OTA pronosticano il caos se la parity rate svanirà (ma è tutta una bufala)

I consumatori saranno i grandi perdenti se gli hotel avranno la possibilità di dettare le tariffe in tutti i canali di vendita online. Questo, in sintesi, è il pensiero dell’ETTSA (European Technology and Travel Services Association), la lobby dei grandi distributori del mercato turistico e delle OTA – fra i suoi membri, Expedia, lastminute.com, eBookers/Orbitz, Opodo, Go Voyages, eDreams e Travellink. Sarà proprio così?

Cosa cambia per gli hotel dopo l’accordo sulla parity rate fra Booking.com e le autorità per la concorrenza

Il portale del gruppo Priceline ha raggiunto un’intesa con le autorità per la concorrenza di Italia, Francia e Svezia. Cade la parity rate fra le OTA ma resta intatta quella fra Booking e sito dell’hotel. Cosa cambia per gli albergatori? Come difendersi dallo strapotere dei colossi delle prenotazioni online. Come hanno accolto l’accordo le associazioni degli albergatori? Tutte le risposte in questo articolo.

È tempo di tornare alla disparity rate?

Anche nel 2015 si torna a parlare di parity rate. Per Doug Kennedy questo è l’anno buono per iniziare ad affrancarsi dall’abbraccio mortale della parità tariffaria. Il columnist di Hotel News Now ci spiega cosa sta cambiando nel mercato alberghiero e come iniziare a disintermediare in modo intelligente senza aizzare la suscettibilità dei portali. In attesa che l’era della disparità tariffaria inizi per tutti…

Hotel Parity? Oltre a quella delle tariffe c’è di più!

Basta consultare qualunque dizionario online per sapere che la parola “parity” (parità) viene resa con i termini “equality” (uguaglianza) ed “equivalence” (equivalenza). Ma se chiediamo agli albergatori cosa significhi per loro la parola “parity”, quasi sicuramente si metteranno a singhiozzare e a raccontarci le difficoltà che incontrano ogni giorno per rispettare la parity rate in un mercato sempre più competitivo. Ma se ti dicessimo che esistono almeno altre 3 parity?

Hotel parity rate: tenerla o cestinarla?

Il dilemma ronza nella testa degli albergatori dalla notte dei tempi. Cosa fare della parity rate? Molti la considerano una vera iattura. Pochi o pochissimi riescono a conviverci con serenità. A chi giova questa politica dei prezzi e cosa succederebbe se, da un giorno all’altro, il mercato perdesse la parity rate? Ce lo provano a spiegare due esperti del ramo…

Parity Rate: vantaggio reale o vero cartello?

Se gestisci un hotel e hai avuto a che fare almeno una volta con le OTA, saprai senza dubbio cos’è la Parità Tariffaria. Si tratta di una clausola imposta dalle OTA agli hotel: ogni hotel deve fornire al portale le stesse tariffe presenti sugli altri canali di distribuzione. L’hotel ha una sola libertà: formulare la tariffa. Una volta comunicata a una OTA, la tariffa deve essere quella, anche per gli altri portali. Ma a qualcuno la Parity Rate sembra proprio non piacere…